Teatro Alighieri | 08 marzo 2025 | ore 11:00

Teatro Alighieri | 08 marzo 2025 | ore 11:00
Palazzo Mauro De André | dal 9 dicembre in streaming
Jimmy Hogarth, Leo Abrahams, Chris Vatalaro, Gael Rakotondrabe,
Sam Dixon, as well as Julia Kent, Max Moston, Doug Wiselman and Mazz Swift from NYC
in esclusiva per l’Italia
Per la prima volta in dieci anni, ANOHNI presenta una serie di concerti con the Johnsons, e, in un’epoca di sconvolgimenti, lancia una sfida: It’s Time to Feel What’s Really Happening(È ora di sentire cosa sta succedendo davvero). Dalla fondazione del gruppo, nel 1998, ha stabilito un percorso unico, con un focus su temi animisti ed eco-femministi: il suo viaggio musicale ha spaziato dall’elettronica sperimentale all’avant-classic, dalla dance al soul. Dopo successi e riconoscimenti, tra cui una nomination all’Oscar come miglior canzone per l’elegia ambientalista Manta Ray, ANOHNI continua a perseguire coraggio, resilienza e compostezza di fronte a un paesaggio contemporaneo senza precedenti: «per me non esiste una tregua celeste; la creazione è un continuum spettrale e femminile e noi rimaniamo una parte inalienabile della natura».
Russi, Palazzo San Giacomo | Prossimamente in streaming
Calexico
Summer European Tour
opening act
Don Antonio con Dalibor Pavičić
Ghost Guitars
Don Antonio chitarra
Dalibor Pavičić chitarra
Luka Benčić chitarra, tastiere
Enrico Mao Bocchini batteria
Gianni Perinelli sassofono, electronics
Danilo Gallo contrabbasso
Lo stato dell’arte della musica Tex-Mex da trent’anni a questa parte: questo sono i Calexico, il duo formato da Joey Burns e John Convertino, che a metà degli anni ’90 sono stati molto di più che la sezione ritmica dei Giant Sand, lanciandosi in un’avventura rock strumentale che ha ridisegnato la fisionomia mentale dell’Arizona, contagiando ascoltatori di tutto il mondo e incoraggiando discepoli un po’ ovunque.
Don Antonio Gramentieri, il più internazionale fra i musicisti romagnoli di oggi, si è certamente abbeverato alla fonte del loro sonico magistero, un luogo dell’immaginario in cui languide melodie dell’imbrunire sempiterno si dispiegano su panorami sconfinati, accompagnate per mano da una chitarra che culla e trasporta, parlando una lingua che non ha bisogno di spiegazioni.
Lugo, Pavaglione | 30 giugno 2024 | ore 21:30
John De Leo Jazzabilly Lovers
feat. Rita Marcotulli e Gianluca Petrella
John De Leo voce
Enrico Terragnoli chitarra
Stefano Senni contrabbasso
Fabio Nobile batteria
Rita Marcotullipianoforte
Gianluca Petrella trombone
in collaborazione con Lugocontemporanea
Tra i cantanti jazz sperimentali oggi in Italia è uno dei più interessanti: voce duttile, stile inclassificabile e gusto per l’avventura musicale, John De Leo ha dato vita al quartetto Jazzabilly, un progetto cui pensava da anni. In cui rock’n’roll e jazz si mescolano in modo sconcertante e divertente. Presley e Coltrane, gli Stray Cats e gli standard sono accostati e trasformati con gusto spregiudicato da De Leo alla scoperta di connessioni tra repertori apparentemente incompatibili. Tutto secondo uno spirito ludico in cui voce e strumenti giocano a far capriole, spiazzare, saltare tra gli stili, ma con coerenza e curiosità. Complice un trio non meno brillante e, in questo caso, due ospiti d’eccezione: Rita Marcotulli, improvvisatrice inarrivabile dal suono unico e ispirato, e l’estroso, fidato ma al tempo stesso imprevedibile, trombonista Gianluca Petrella.
Milano Marittima, Rotonda Primo Maggio | 06 giugno 2024 | ore 21:30
Il Trebbo in musica 2.4
Incontro con Pupi Avati su musica, film e vita
Quartetto Jazz
Teo Ciavarella pianoforte
Checco Coniglio trombone
Alfredo Ferrario clarinetto
Francesco Angiuli contrabbasso
prima assoluta
con il contributo di Cooperativa Bagnini Cervia
Quello di Pupi Avati è un cinema che si è nutrito di luoghi familiari, umori novecenteschi, sentimenti veri e mai urlati, timidezze castranti e orrori inattesi, in perfetto equilibrio tra rassicurazioni e imprevisti; un cinema che alla musica ha sempre riservato un ruolo importante. Anche perché fu il jazz la prima musa del maestro bolognese, la cui filmografia annovera titoli come Jazz Band, Dancing Paradise e Bix, probatori di una passione che lo portò a incrociare la strada di un talento straordinario come quello di Lucio Dalla. Del resto, la carriera di Pupi Avati è fatta anche di collaborazioni di lungo corso proprio con musicisti e compositori come Henghel Gualdi, Amedeo Tommasi e Riz Ortolani, a loro volta protagonisti di stagioni cruciali della musica italiana.
Milano Marittima, Arena dello Stadio dei Pini | 13 giugno 2024 | ore 21:30
Il Trebbo in musica 2.4
Omaggio a Giacomo Puccini per i cento anni dalla morte (1924–2024)
Laura Morante
in Prime donne
Le figure femminili nell’opera di Giacomo Puccini
testo a cura di Laura Morante
musiche di Giacomo Puccini
ideazione a cura di Elena Marazzita
Laura Morante voce recitante
Francesca De Blasi soprano
Davide Alogna violino
Antonello d’Onofrio pianoforte
AidaStudio Produzioni
con il contributo di Cooperativa Bagnini Cervia
Donne sensibili e sensuali, forti e vitali, spesso inesorabilmente votate al sacrificio di sé. Dal catalogo operistico di Giacomo Puccini emerge una sorta di caleidoscopio femminile: in ogni titolo la personalità di una diversa protagonista si dipana attraverso il destino cui maestro e librettisti l’affidano. Storie straordinarie che rivivono nella narrazione di un’attrice di talento come Laura Morante: Tosca, affascinante, altera e gelosa, capace di punire con un gesto estremo chi vorrebbe violare la sua dignità; Turandot, misteriosa e prigioniera di sé stessa, si nega alle gioie dell’amore; Manon, dilaniata tra opposti sentimenti, dalla gioia più contagiosa alla più oscura vulnerabilità; e ancora la fragile Butterfly, vittima di un sogno irrealizzabile. A esaltarne il carattere, ovviamente, la musica di Puccini.
Palazzo della Provincia Forlì-Cesena | 12 marzo 2024 | ore 12:00
Teatro Alighieri | 24 febbraio 2024 | ore 11:00
Lugo, Pavaglione | dal 15 dicembre 2023 al 31 gennaio 2024
Fast Animals and Slow Kids
Aimone Romizi voce, chitarra, percussioni
Alessio Mingoli batteria, seconda voce
Jacopo Gigliotti basso
Alessandro Guercini chitarre
Daniele Ghiandoni tastiere, chitarre e cori
Carmelo Emanuele Patti direttore
Orchestra La Corelli
coproduzione Ravenna Festival e Mittelfest
in collaborazione con Woodworm
Irruenti, elettrici e profondamente romantici, mescolano l’energia e la distorsione del rock con il sentimentalismo più poetico. Raccontano vite di ogni giorno, orizzonti frutto di uno sguardo che spazia oltre la “propria cameretta” per cogliere la bellezza della loro città, Perugia. I Fast Animals and Slow Kids sono una band che è cresciuta conquistando il grande pubblico – come dimostra il tutto esaurito che segna l’annuncio di ogni loro tour – contando solo sul sostegno dei fan, con concerti che dai piccoli club di provincia sono arrivati alle arene. Le loro ballate, contenute in una lunga serie di dischi, l’ultimo s’intitola È già domani, seguito dal singolo registrato con Ligabue, Il tempo è una bugia, grazie a LaCorelli vengono per la prima volta riproposte in una sontuosa veste orchestrale, affidata all’esperienza di un maestro come Carmelo Patti.
Palazzo Mauro De André | dal 12 giugno al 31 dicembre 2023
Laurie Anderson: Let X = X
with Sexmob
Laurie Anderson voce
Steven Bernstein tromba
Briggan Kraus sassofono
Tony Scherr basso
Kenny Wollesen batteria
Doug Weiselman clarinetto
in esclusiva per l’Italia
Non è solo una delle musiciste meno etichettabili di sempre, Laurie Anderson è un’artista che frantuma i limiti di ogni media espressivo con cui si misura, rivelandone possibilità insondate e concretizzandone nuove soluzioni combinatorie. Dalla poesia sonora alla sperimentazione video-scenica, dalle performance Fluxus all’hit-parade (con O Superman, il successo meno prevedibile di tutti gli anni Ottanta), in questa nuova avventura Laurie Anderson proporrà materiali vecchi e nuovi – a partire dal suo album di debutto Big Science (1982), una felice sintesi minimalista tra Steve Reich e Robert Ashley, che liofilizza il teatro d’avanguardia nel lessico della pop music. E che diverrà cardine di un’abbagliante narrazione musicale, cospirata con l’ausilio di un gruppo di splendidi veterani della scena downtown newyorkese.