Il Nuovo e l’Antico

nel centenario della nascita di Luigi Nono (1924-1990)

Artificerie Almagià | 08 giugno 2024 | ore 21:00

Nel centenario della nascita di Luigi Nono (1924-1990)
Il Nuovo e l’Antico

La Stagione Armonica
direttore Sergio Balestracci
Roberto Fabbriciani flauto basso
Alvise Vidolin live electronics e nastro magnetico

Tomás Luis de Victoria
brani da Officium Hebdomadae Sanctae in Passione Domini

Luigi Nono
Das atmende Klarsein per piccolo coro, flauto basso, live electronics e nastro magnetico

È un rapporto straordinariamente fecondo quello che lega la “nuova musica” italiana del secondo dopoguerra con la storia. In particolare, per Luigi Nono la tecnologia consente di rielaborare tecniche di emissione sonora, riverberi e rapporti con lo spazio, in continuità con l’antica tradizione veneziana, quella che ripercorre nell’oramai celebre Das atmende Klarsein qui affidato anche a due suoi fedeli collaboratori, Roberto Fabbriciani e Alvise Vidolin. Una meditazione sulla morte che prende le mosse, con la sapiente cura di Massimo Cacciari, dalle Elegie Duinesi di Rilke e da testi su lamine orfiche ritrovate in tombe di defunti iniziati a culti misterici. Alla morte e al rapporto dell’umano col divino si rivolge anche il contrappunto vocale di cui si nutrono i brani dall’Ufficio della Settimana Santa di Tomás Luis de Victoria, il grande compositore spagnolo attivo nella Roma di Palestrina.

Programma di sala

L’Amfiparnaso di Orazio Vecchi

Teatro Rasi | 07 giugno 2024 | ore 21:00

L’Amfiparnaso di Orazio Vecchi
Comedia harmonica per coro a 5 voci miste e attori (revisione di Sergio Balestracci)

La Stagione Armonica
direttore Sergio Balestracci
regia Alessandro Bressanello

Alessia Donadio, Alessandro Bressanello attori
Carlo Rossi cembalo
Silvia De Rosso viola da gamba
Sergio Balestracci flauto

Riuscire a virare l’espressività del madrigale polifonico verso il comico, caricandolo di una teatralità popolare inedita nella pratica del canto a libro rinascimentale non è impresa da tutti. Tra i pochi che hanno saputo farlo è Orazio Vecchi, maestro di cappella nel duomo di Modena tra Cinque e Seicento. I suoi modelli letterari, infatti, non furono i poeti in voga all’epoca (Tasso, Guarini, Petrarca), bensì poeti dialettali come Giulio Cesare Croce, autore delle avventure di Bertoldo. Nella “comedia harmonica” L’Amfiparnaso, intervengono così il vecchio Pantalone, avaro e balbuziente, il suo servo Predolino, la classica coppia di innamorati e il pedante Graziano: in un teatro che si nutre di continue allusioni, mentre la musica asseconda la libera commistione di suono, canto, recitazione, danza e mimo. Non a caso, vera specialità dei Comici dell’arte.

Programma di sala

La Creazione

Die Schöpfung

Basilica di Sant’Apollinare in Classe | 24 maggio 2024 | ore 21:30

Franz Joseph Haydn
La Creazione
Die Schöpfung

Oratorio per soli, coro e orchestra Hob:XXI:2

direttore Ottavio Dantone

Charlotte Bowden soprano
Martin Vanberg tenore
Andre Morsch basso

Accademia Bizantina

Philharmonia Chor Wien
direttore Walter Zeh

Quando Haydn, libero dall’obbligo di residenza presso la famiglia Esterházy, seppur non più giovane accetta l’invito dell’impresario Salomon a Londra, “scopre” il successo lì riscosso dagli oratori di Händel. Di ritorno a Vienna, porta con sé un libretto ispirato alla Genesi e a Paradise lost di Milton, che, tradotto in tedesco da Gottfried van Swieten, diviene la base del suo oratorio più celebre. L’idea della creazione del mondo si sviluppa nel processo di elaborazione formale, sin dalla celebre Ouverture, La rappresentazione del caos, ma quando l’arcangelo Raffaele inizia a narrare la Genesi, il coro annuncia la luce e un improvviso accordo di do maggiore libera il processo creativo annunciando la vita. Quale miglior sodalizio – Accademia Bizantina con il Coro viennese – per restituirne la raffinata ricchezza?

Programma di sala

Il trionfo della Divina Giustizia

ne’ tormenti e morte di Gesù Cristo

Basilica di San Giovanni Evangelista | 18 maggio 2024 | ore 19:00

Nicola Antonio Porpora
Il trionfo della Divina Giustizia
ne’ tormenti e morte di Gesù Cristo

Oratorio in due parti (Napoli 1716)
Ut Orpheus Edizioni

direttore Nicola Valentini

Maria, sempre Vergine Candida Guida
Giustizia Divina Erica Alberini
Giovanni, Apostolo Angelo Testori
Maddalena Chiara Nicastro

Ensemble Dolce Concento
Lucrezia Nappini, Stefano Gullo violini
Alice Bisanti viola
Paolo Ballanti violoncello
Sebastiano Barbieri contrabbasso
Filippo Pantieri clavicembalo
Simone Amelli tromba

drammaturgia Angelo Nicastro
costumi Manuela Monti

Di lì a qualche anno sarebbe diventato uno dei più grandi operisti del Settecento: concorrente di Händel a Londra e maestro dei grandi castrati Farinelli e Caffarelli, come pure di Haydn a Vienna, prima di morire in povertà nella sua Napoli. E proprio per la città partenopea il giovanissimo Porpora compose questo oratorio dedicandolo alla Passione di Gesù Cristo: già vi si riconoscono la padronanza della tecnica contrappuntistica e la sensibilità per il virtuosismo vocale dell’incipiente maturità. La Madonna, Giovanni e la Maddalena assistono al Calvario di Cristo insieme a Divina Giustizia: non basta la fiducia granitica di quest’ultima a lenire le sofferenze della Vergine che a malapena riesce a non abbandonarsi alla disperazione, rivelando quel misto di umanità e teatralità che ci si aspetta da ogni grande compianto.

Programma di sala
I testi
Biografie

Presentazione Romagna in fiore

Una iniziativa di Ravenna Festival per e nei territori alluvionati

Palazzo della Provincia Forlì-Cesena | 12 marzo 2024 | ore 12:00

Presentazione programma 2024

XXXV edizione

Teatro Alighieri | 24 febbraio 2024 | ore 11:00

Gala verdiano

Teatro Giuseppe Verdi, Busseto | Dal 27 gennaio 2024

direttore
Riccardo Muti 

con
Elisa Balbo
Isabel De Paoli
Rosa Feola
Juliana Grigoryan
Vittoria Magnarello
Luca Micheletti
Riccardo Rados
Giovanni Sebastiano Sala
Riccardo Zanellato

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Coro del Teatro Municipale di Piacenza
maestro del coro Corrado Casati
maestro di sala Davide Cavalli

in collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Comune di Busseto
si ringrazia Crédit Agricole Italia

Programma di sala
Testi
Biografie

 

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Programma

I parte

da La forza del destino
Sinfonia

da Simon Boccanegra
“A te l’estremo addio… Il lacerato spirito”
Riccardo Zanellato (e coro)

da La forza del destino
“Pace, pace mio Dio”
Juliana Grigoryan

da Il trovatore
“Ah, si, ben mio”
Giovanni Sebastiano Sala
“Timor di me?… D’amor sull’ali rosee”
Rosa Feola

da Macbeth
“Perfidi! All’anglo contro me v’unite!… Pietà, rispetto, onore”
Luca Micheletti

da La forza del destino
“Il santo nome di Dio… La Vergine degli angeli”
Riccardo Zanellato, Juliana Grigoryan, coro

II parte

da Macbeth
“O figli, o figli miei!… Ah, la paterna mano”
Giovanni Sebastiano Sala

da Il trovatore
“Stride la vampa”
Isabel De Paoli

da Otello
“Ave Maria”
Elisa Balbo

da Don Carlo
“Ella giammai m’amò”
Riccardo Zanellato

da I Vespri siciliani
“Arrigo! Ah parli a un core”
Rosa Feola

da Otello
“Vanne; la tua meta già vedo… Credo in un Dio crudel”
Luca Micheletti

da Macbeth
Finale atto primo “Di destarlo per tempo il re m’impose”
Giovanni Sebastiano Sala, Riccardo Zanellato, Luca Micheletti, Elisa Balbo, Riccardo Rados, Vittoria Magnarello, coro

Soirée di musica e danza per Rachmaninov

a cura di Daniele Cipriani

Palazzo Mauro De André | Dal 7 luglio al 6 agosto 2023

A 150 anni dalla nascita di Sergej Rachmaninov (1873-1943)
Soirée di musica e danza per Rachmaninov

a cura di Daniele Cipriani
consulenza musicale Gastón Fournier-Facio

Beatrice Rana e Massimo Spada pianoforte
Ludovica Rana violoncello

coreografie Uwe Scholz / Simone Repele & Sasha Riva
voce recitante Ettore F. Volontieri
testi a cura di Gastón Fournier-Facio
versione italiana di Simonetta Allder
luci Alessandro Caso
direttore di scena Luis Ernesto Doñas

Sergej Rachmaninov (1873-1943)
Preludio in do diesis minore op. 3 n. 2
(da una registrazione dello stesso Sergej Rachmaninov)

Vocalise in mi minore op. 34 n. 14, per violoncello e pianoforte
Ludovica eBeatrice Rana

“Sonata”
coreografia Uwe Scholz
musica Andante dalla Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore op. 19
eseguito da Ludovica Rana e Beatrice Rana
danzano Rachele Buriassi, Esnel Ramos

Preludio in re maggiore op. 23 n. 4
Massimo Spada

“Trio”
coreografia Uwe Scholz
rimontata da Roser Muñoz Massanas
musica Andantino dalla Suite n. 2 in do maggiore per due pianoforti op. 17
eseguito da Beatrice Rana eMassimo Spada
danzano Rachele Buriassi, Oleksii Potiomkin, Esnel Ramos

“Alla fine del mondo”
coreografia Simone Repele & Sasha Riva
musica Danze Sinfoniche op. 45, versione originale per due pianoforti
eseguite da Beatrice Rana eMassimo Spada
scenografia Michele Della Cioppa
costumi Anna Biagiotti
disegno luci Alessandro Caso
danzano Yumi Aizawa, Luca Curreli, Riccardo Ciarpella, Francesco Curatolo, Chiara Dal Borgo, Giulia Pizzuto, Chiara Ranca, Simone Repele, Sasha Riva, Parvaneh Scharafali
prima assoluta

Dopo il cinquantenario di Igor Stravinskij arriva l’omaggio a Sergej Rachmaninov per i 150 anni dalla nascita, e si rinnova il magico filo che lega danza e musica. Tornano al pianoforte Beatrice Rana – che proprio a Ravenna ha iniziato a “duettare” con passi di danza – e Massimo Spada, alternandosi tra Preludied Études-Tableaux o dialogando con i danzatori in scena. Russo di origine, poi stabilitosi in America come Stravinskij, Rachmaninov non ha però dedicato al balletto altrettanta attenzione. Ma è la natura morbida delle sue composizioni, lo scorrere fluviale delle note, la leggerezza farfalla delle sue melodie che ne fanno un autore molto “rubato” dai coreografi. Tra i brani che lo celebrano in questa occasione, Sonata creata da Uwe Scholz sull’Andante della Sonata in sol minore op. 19 e la creazione in prima assoluta dei coreografi Sasha Riva e Simone Repele sulle Danze sinfoniche,op. 45.

Programma di sala

Martha Argerich,
Mischa Maisky

Palazzo Mauro De André | dal 9 giugno al 31 dicembre 2023

Martha Argerich pianoforte
Mischa Maisky violoncello

Ludwig van Beethoven
Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore n. 2 op. 5

Claude Debussy
Sonata per violoncello e pianoforte in re minore

Frédéric Chopin
Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore op. 65

Il sodalizio fra Mischa Maisky e Martha Argerich ha toccato i 45 anni. Un duo formidabile per interazione tecnica ed espressiva, cementato da un’amicizia di ferro e da un’intesa epidermica, con immediate conseguenze musicali. «Suonare con lui è la cosa più naturale del mondo», ha confessato la pianista argentina, che qui affronta tre Sonate per violoncello e pianoforte distribuite su altrettanti secoli: c’è il Beethoven tardo settecentesco della Sonata n. 2, pionieristico esempio di un genere che non aveva ancora antecedenti né in Haydn né in Mozart; c’è poi uno dei pochi esemplari cameristici di Chopin, raramente uscito dal perimetro del pianoforte; e infine la Sonata di Debussy, un altro pezzo unico, dall’atmosfera notturna, quasi lunare, già novecentesca, con i colori armonici che prevalgono sul disegno.

Programma di sala

Kristjan Järvi,
Stefano Bollani

Filarmonica Toscanini

Palazzo Mauro De André | Disponibile dal 1 al 31 luglio

Filarmonica Toscanini
Kristjan Järvi direttore
Stefano Bollani pianoforte

John Adams
Doctor Atomic Symphony

Stefano Bollani & Kristjan Järvi
50/50
per pianoforte e orchestra
prima esecuzione assoluta

Stefano Bollani
Concerto azzurro
per pianoforte e orchestra

Quando Charles Schulz fece dire a Lucy dei Peanuts «ci ho pensato parecchio e mi sono convinta che fare il cielo azzurro è stata una buona idea», non sapeva di innescare il titolo del Concerto azzurro di Stefano Bollani, omaggio al colore del cielo ma anche al quinto chakra, quello della gola e della comunicazione e quindi dell’espressione creativa. Con l’eclettico pianista torna Kristjan Järvi: fu proprio lui, nel 2017, a commissionare a Bollani questo lavoro felicemente sospeso tra scrittura e improvvisazione, classica e jazz. A un altro tipo di cielo guarda Doctor Atomic, sinfonia presentata in prima nazionale tratta dall’opera con cui John Adams portò nel teatro musicale la sua riflessione sulla nascita dell’atomica: una partitura fatta di continue pulsazioni e onde ritmiche cariche di energia.

Programma di sala