Terre incognite
Concerto per Roberto
Ouverture (Portici del Teatro)
Martin Mayes Alpenhorn/corno delle Alpi
Roberto Ottaviano sax soprano e Alexander Hawkins pianoforte
Charlie’s Blue Skylight
Patrizio e Stefano Fariselli pianoforte e sax suonano la musica degli Area
Giancarlo Schiaffini basso tuba
Paolo Damiani contrabbasso e Massimo Giuseppe Bianchi pianoforte
Luigi Ceccarelli live electronics estratti da Bianco Nero Pianoforte
Blend 3: Andrea Grossi contrabbasso, Manuel Caliumi sax contralto, Michele Bonifati chitarra elettrica
feat. Beatrice Arrigoni voce
Fabio Mina flauto e live electronics
Giovanni Sollima violoncello
Ars Ludi: Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri, Alessio Cavaliere percussioni
Steve Reich: Drumming (Part 1)
Francesco Filidei: I funerali dell’anarchico Serantini (versione per 3 esecutori)
Famodou Don Moye drums e percussioni, Simon Sieger pianoforte e trombone e Christophe Leloil tromba
con la partecipazione di Silvia Bolognesi contrabbasso
Alvin Curran live electronics
Carte da musica (estratti): Luigi Esposito pianoforte e Monica Benvenuti voce
musica di Luigi Esposito, testi di Roberto Masotti
Prima esecuzione assoluta
TAI No-Orchestra
Massimo Falascone sax, Roberto Del Piano basso elettrico e Filippo Monico drums
con la partecipazione di
Silvia Bolognesi contrabbasso, Martin Mayes corno e Gianluca Lo Presti live visual
immagini di Roberto Masotti
Per bussola, nell’esplorare le terre incognite della musica – là dove la musica accadeva o stava per accadere – aveva scelto la macchina fotografica; strumento fra gli strumenti, per mescolarsi ai nomadi del suono lungo un itinerario che era un continuo attraversamento di frontiere. E allora Terre incognite. Concerto per Roberto è un invito al viaggio: il Teatro Alighieri di Ravenna accoglie tanti di quei musicisti che Roberto Masotti, scomparso lo scorso maggio, ha incontrato, conosciuto, ascoltato, fotografato.
Oltre 30 artisti si alterneranno in scena nella città natale di Roberto, straordinario “fotografo della musica” e testimone di una meravigliosa stagione di creatività: sei ore di concerto, dal jazz d’avanguardia, soprattutto europeo ma anche d’oltreoceano, al sound ECM, etichetta discografica alla quale è stato legato da una collaborazione ultradecennale, alle tante altre musiche di oggi, incluse il minimalismo e la sperimentazione elettronica, passando per le contaminazioni fra suoni e l’evocazione dei paesaggi naturali al centro di tante sue fotografie. Né mancheranno testimonianze della sua attività nella videoarte e nella scrittura, anche poetica, quest’ultima poco nota al pubblico.