La Pala d’oro di San Marco

In occasione dei 1600 anni dalla fondazione di Venezia (421-2021)

Rocca Brancaleone | 07 giugno 2021 | ore 21.30

Il concerto della Cappella Marciana previsto per domenica 6 giugno è stato spostato a lunedì 7 giugno, sempre alla Rocca Brancaleone alle 21.30, in considerazione delle incerte previsioni meteorologiche.
Chi è già in possesso del biglietto potrà utilizzare lo stesso titolo di accesso.

Info e prevendite: 0544 249244

La Pala d’oro di San Marco
In occasione dei 1600 anni dalla fondazione di Venezia (421-2021)

Cappella Marciana
direttore Marco Gemmani

Andrea Inghisciano cornetto
Ermes Giussani, Mauro Morini, Fabio Costa tromboni
Nicola Lamon organo

musiche di Claudio Merulo, Ludovico Balbi, Baldassarre Donato, Andrea Gabrieli, Giulio Belli, Claudio Monteverdi, Giovanni Gabrieli, Giovanni Croce, Gioseffo Zarlino, Giovanni Bassano

si ringrazia Eni

Zaffiri, smeraldi, granati, perle, ametiste, rubini, agate, topazi: le più belle pietre preziose di tutto l’Oriente, giunte a Venezia come bottino della Quarta Crociata (1204), brillano incastonate nella celebre Pala d’oro della Basilica di San Marco. È ispirandosi all’opera d’arte orafa, commissionata nel X secolo dal Doge della Serenissima ai migliori artisti di Costantinopoli e completata solo quattro secoli più tardi, che Marco Gemmani ha selezionato queste musiche polifoniche di scuola veneziana, collegandole direttamente alle “formelle” che in essa raffigurano scene del Vecchio Testamento e della vita di Cristo, nonché a quella dedicata al santo evangelista eponimo. Le immagini delle formelle, proiettate durante l’esecuzione, si uniranno alle architetture polifoniche, in un inarrivabile sfarzo.

Programma di sala

Accademia Bizantina
Ottavio Dantone

Rocca Brancaleone | 05 giugno 2021 | ore 21.30

Accademia Bizantina
Ottavio Dantone direttore

Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847)
Sinfonia n. 4 in la maggiore op.90 “Italiana”

Robert Schumann (1810-1856)
Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 97 “Renana”

È dal secolo scorso che la nostra memoria uditiva delle sinfonie ottocentesche si è consolidata sulla base della tradizione esecutiva di grandi orchestre, con strumenti standardizzati nelle caratteristiche tecniche e nel timbro, una “abitudine” a cui Accademia Bizantina si è sempre sottratta, nel repertorio barocco. La consueta attenzione agli strumenti d’epoca e alla storicità della performance la propone ora, per la prima volta, a due classici del sinfonismo romantico. Suonerà “diversa” allora l’Italiana di Mendelssohn, omaggio alla cantabilità del nostro paese con accenno di saltarello, comunque intrisa di viennesità e memore del contrappunto bachiano. Così la Renana, che vibrerà della ricchezza di una tavolozza timbrica sorprendente, capace di esaltare l’elaborazione tematica con cui Schumann rinnova la grande forma tradizionale.

Programma di sala

L’Avvocato

Un video in memoria di Mario Salvagiani (29/04/1930 - 11/12/2019)

Teatro Alighieri | 29 aprile 2021 | ore 08:00

Lo ricordano
 
Romano Brandolini
Flavio Caroli
Aristide Canosani
Michele de Pascale 
Antonio De Rosa
Carlo Fontana
Marco Martinelli
Franco Masotti
Cristina Mazzavillani Muti
Vidmer Mercatali 
Ermanna Montanari
Riccardo Muti
Angelo Nicastro
 

Realizzazione video Gabriele Cazzola
Organizzazione Ufficio Stampa Ravenna Festival
Voce narrante Maria Pia Di Meo
Testi di Susanna Venturi
Cameramen Samuele Balducci, Davide Chiossi
Suono BH Audio

L’Avvocato. Mario Salvagiani, per tutti, era l’Avvocato. A lui e alla sua visionaria lungimiranza la città di Ravenna deve la ricchezza dei propri teatri e della propria straordinaria offerta culturale. A lui che con onestà intellettuale e convinto impegno civile ha diretto per oltre vent’anni il Teatro Alighieri per poi dare il via a realtà come Ravenna Festival e Ravenna Teatro e infine all’Orchestra Cherubini, sono dedicate le testimonianze raccolte in questo documentario. A rendergli omaggio, nel giorno in cui avrebbe compiuto 91 anni, Riccardo Muti e Cristina Mazzavillani Muti insieme, tra gli altri, ad alcuni sindaci della città e a personalità del mondo teatrale italiano…

O Oriens

La fonte musica

Basilica di San Vitale | 30 giugno 2020 | ore 21:30

O Oriens
la musica sacra di Matteo da Perugia e i mottetti del Codice di Cipro (XV sec.)

La fonte musica
direttore e liuto Michele Pasotti

Francesca Cassinari soprano
Alena Dantcheva soprano
Gianluca Ferrarini tenore
Massimo Altieri tenore
Efix Puleo viella da braccio
Teodoro Baù viella da gamba
Nathaniel Wood trombone
Ermes Giussani trombone

O Oriens è una delle sette antifone dell’Avvento dette anche antifone “O” (dal vocativo dell’incipit), molte delle quali, intonate polifonicamente in forma di mottetto, ci sono giunte dal Mediterraneo orientale attraverso il Codice di Cipro. Ovvero un manoscritto quattrocentesco, conservato a Torino, che raccoglie musiche anonime influenzate dall’Ars Nova francese – del resto, prima della conquista veneziana del 1489, l’isola era dominata dal casato dei Lusignano. Il concerto si articola come un dialogo immaginario tra gli anonimi compositori di Cipro e Matteo Da Perugia, primo maestro di cappella del Duomo di Milano. Anche la sua opera è tramandata pressoché da un solo manoscritto (conservato a Modena), probabilmente compilato nei primi due decenni del XV secolo, proprio mentre gli scribi orientali scrivevano i mottetti della corte franco-cipriota.

Programma di sala

Inaugurazione celebrazioni Dante Alighieri

700° anniversario della morte

Tomba di Dante, Piazza San Francesco | 05 settembre 2020 | ore 20:30

ore 20,30 presso la Tomba di Dante Alighieri

Ensemble vocale Voces Suaves
Christina Boner soprano
Jan Thomer controtenore
Paolo Borgonovo tenore
Dan Dunkelblum tenore
Tobias Wicky baritono
Davide Benetti basso

a introdurre l’inaugurazione del monumento restaurato
Luzzasco Luzzaschi (1545 ca.-1607)
Quivi sospiri
dal Secondo Libro dei madrigali a cinque voci, 1576
(Inferno, Canto III, vv. 22-27)

al termine della cerimonia
Joanne Metcalf (1958)
Io sono amore angelico
da Il nome del bel fior, 1998
(Paradiso, Canto XXIII, vv. 103-111)

ore 21 Piazza San Francesco
Franz Liszt (1811-1886)
Après une lecture de Dante. Fantasia quasi Sonata, 1849
pianoforte Yulianna Avdeeva

Gaetano Donizetti (1797-1848)
Il conte Ugolino per baritono e pianoforte, 1826
(Inferno, Canto XXXIII)
baritono Luca Micheletti
pianoforte Davide Cavalli

Elio Germano legge il Canto XXXIII del Paradiso

 

Le celebrazioni nazionali del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri si aprono a Ravenna, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un gesto profondamente significativo per la città che ospita le spoglie del Poeta: la riapertura della tomba, e del vicino quadrarco di Braccioforte, al termine di un restauro che ha restituito l’armonioso nitore originario al sepolcro progettato a fine Settecento dall’architetto Camillo Morigia. Il solenne evento è suggellato da un momento musicale e artistico, a cura di Fondazione Ravenna Manifestazioni. Dopo tutto il rapporto che lega Dante alla musica è strettissimo, non solo per gli innumerevoli riferimenti che popolano la Commedia e testimoniano quanto Dante fosse un colto osservatore dei fermenti musicali del proprio tempo, ma anche per l’intrinseca musicalità dei suoi versi, capaci di affascinare e ispirare musicisti di ogni epoca.

Commento audio di Guido Barbieri

Il programma