A 150 anni dalla morte di Angelo Mariani (Ravenna 11 ottobre 1821- Genova 13 giugno 1873)
Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala
Solisti dell’Accademia del Teatro alla Scala
Donato Renzetti direttore
Giuseppe Verdi
da Aroldo Ouverture
da Giovanna D’Arco “O fatidica foresta”
soprano Greta Doveri
da Attila Preludio “Mentre gonfiarsi l’anima“
basso Livio Li Huanhong
da La traviata “È strano!… Sempre libera”
soprano Zhou Fan
da Don Carlos Preludio, ballabili dall’atto III
Gaetano Donizetti
da Lucia di Lammermoor “Tombe degli avi miei”
tenore Andrea Tanzillo
Charles Gounod
da Faust “Alerte, alerte, ou vous êtes perdus!”
soprano Zhou Fan, tenore Andrea Tanzillo, basso Livio Li Huanhong
Richard Wagner
da Lohengrin Preludio dall’atto I
da Tannhäuser Ouverture
in collaborazione con Associazione Musicale Angelo Mariani di Ravenna
Verdi e Wagner. Non potevano che essere loro, i due indiscussi giganti del teatro musicale ottocentesco, i poli entro cui muovere il concerto dedicato al centocinquantenario di Angelo Mariani. Se l’uno gli è legato da un rapporto di lunga amicizia e collaborazione – seppure guastato infine da incomprensioni e probabilmente da gelosie “galanti”; l’altro gli deve le prime esecuzioni in terra italiana, segnatamente con Lohengrine con Tannhäuser che il Mariani dirige a Bologna, accentuando così i dissapori col grande bussetano. Che forse al carismatico musicista ravennate rimprovera anche la libertà che si prende con le partiture altrui. Del resto, è a Mariani che si deve il moderno ruolo del direttore d’orchestra, dalla concertazione alla direzione vera e propria: per avere «unità nella esecuzione, nel concetto e nella interpretazione».