Presentation of the program 2025

XXXVI edition

Teatro Alighieri | 08 March 2025 | at 11:00 AM

Nabucco

Trilogia d'Autunno: una trilogia secondo Riccardo Muti

Teatro Alighieri | 16 December 2023 | at 12:00 AM

Nabucco

musica di Giuseppe Verdi
dramma lirico in quattro parti
libretto di Temistocle Solera
dal dramma Nabuchodonosor di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornu
e dal ballo Nabuccodonosor di Antonio Cortesi
(Prima rappresentazione Milano, Teatro alla Scala, 9 marzo 1842)
Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano
revisione critica a cura di Roger Parker

in forma semi-scenica

Nabucco Serban Vasile
Ismaele Riccardo Rados
Zaccaria Evgeny Stavinsky
Abigaille Lidia Fridman
Fenena Francesca Di Sauro
Il Gran Sacerdote di Belo Adriano Gramigni
Abdallo Giacomo Leone
Anna Vittoria Magnarello

direttore Riccardo Muti

visual artist Svccy
visual programmer Davide Broccoli
light designer Eva Bruno

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Coro del Teatro Municipale di Piacenza
maestro del coro Corrado Casati
maestro di sala Davide Cavalli


Cambiare, rinnovarsi, sperimentare: sempre in nome della qualità artistica e di un incontro immediato con il pubblico più eterogeneo. È questo che fin dall’inizio ha caratterizzato l’appendice autunnale di Ravenna Festival: dalle produzioni pensate come scatole sceniche in grado di mutare sera dopo sera, alla commistione tra i linguaggi, e le epoche, più diversi, danza e poesia, teatro e musica, tecnologia virtuale e fondali onirici. E ora, ecco un altro spunto innovativo: il palcoscenico si spoglia per lasciare spazio alla musica e al canto, alla nuda interpretazione rivestita appena del gesto cromatico ed evocativo di un giovane visual artist.
Alla ricerca di nuove soluzioni sceniche capaci di restituire l’opera “in purezza”: con la piena adesione al dettato compositivo – che Riccardo Muti, ancora una volta sul podio della sua giovane orchestra, distilla indagando nelle pieghe della partitura; e al tempo stesso di esaltarne le atmosfere e gli stati d’animo più riposti. Verso una nuova scena, lontana dall’agire convenzionale del palcoscenico, ma anche dalla dimensione asettica del concerto; scevra da ogni intento didascalico, eppure calata nel cuore drammaturgico del testo musicale. Il testo infallibile dell’opera italiana: il lirismo tragico e lunare del capolavoro di Bellini e l’eroico anelito alla libertà che innerva Nabucco, così come il fremito espressivo che attraversa ogni singola pagina di Verdi.

Programma di sala

Nabucco

Trilogia d'Autunno: una trilogia secondo Riccardo Muti

Teatro Alighieri |

Nabucco

musica di Giuseppe Verdi
dramma lirico in quattro parti
libretto di Temistocle Solera
dal dramma Nabuchodonosor di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornu
e dal ballo Nabuccodonosor di Antonio Cortesi
(Prima rappresentazione Milano, Teatro alla Scala, 9 marzo 1842)
Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano
revisione critica a cura di Roger Parker

in forma semi-scenica

Nabucco Serban Vasile
Ismaele Riccardo Rados
Zaccaria Evgeny Stavinsky
Abigaille Lidia Fridman
Fenena Francesca Di Sauro
Il Gran Sacerdote di Belo Adriano Gramigni
Abdallo Giacomo Leone
Anna Vittoria Magnarello

direttore Riccardo Muti

visual artist Svccy
visual programmer Davide Broccoli
light designer Eva Bruno

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Coro del Teatro Municipale di Piacenza
maestro del coro Corrado Casati
maestro di sala Davide Cavalli


Cambiare, rinnovarsi, sperimentare: sempre in nome della qualità artistica e di un incontro immediato con il pubblico più eterogeneo. È questo che fin dall’inizio ha caratterizzato l’appendice autunnale di Ravenna Festival: dalle produzioni pensate come scatole sceniche in grado di mutare sera dopo sera, alla commistione tra i linguaggi, e le epoche, più diversi, danza e poesia, teatro e musica, tecnologia virtuale e fondali onirici. E ora, ecco un altro spunto innovativo: il palcoscenico si spoglia per lasciare spazio alla musica e al canto, alla nuda interpretazione rivestita appena del gesto cromatico ed evocativo di un giovane visual artist.
Alla ricerca di nuove soluzioni sceniche capaci di restituire l’opera “in purezza”: con la piena adesione al dettato compositivo – che Riccardo Muti, ancora una volta sul podio della sua giovane orchestra, distilla indagando nelle pieghe della partitura; e al tempo stesso di esaltarne le atmosfere e gli stati d’animo più riposti. Verso una nuova scena, lontana dall’agire convenzionale del palcoscenico, ma anche dalla dimensione asettica del concerto; scevra da ogni intento didascalico, eppure calata nel cuore drammaturgico del testo musicale. Il testo infallibile dell’opera italiana: il lirismo tragico e lunare del capolavoro di Bellini e l’eroico anelito alla libertà che innerva Nabucco, così come il fremito espressivo che attraversa ogni singola pagina di Verdi.

Programma di sala

Norma

Trilogia d'Autunno: una trilogia secondo Riccardo Muti

Teatro Alighieri | 16 December 2023 | at 12:00 AM

Norma

music by Vincenzo Bellini
tragedia lirica in due atti di Felice Romani
tratto da Norma, ou L’infanticide di Louis-Alexandre Soumet
(Prima rappresentazione Milano, Teatro alla Scala, 26 dicembre 1831)
Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano
revisione critica a cura di H.C. Robbins Landon e G. von Noé

in forma semi-scenica

Pollione Klodjan Kaçani
Oroveso Vittorio De Campo
Norma Monica Conesa
Adalgisa Eugénie Joneau*
Clotilde Vittoria Magnarello
Flavio Riccardo Rados

direttore Riccardo Muti

visual artist Svccy
visual programmer Davide Broccoli
light designer Eva Bruno

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Coro del Teatro Municipale di Piacenza
maestro del coro Corrado Casati
maestro di sala Davide Cavalli

*Paola Gardina sostituisce Eugénie Joneau indisposta


Cambiare, rinnovarsi, sperimentare: sempre in nome della qualità artistica e di un incontro immediato con il pubblico più eterogeneo. È questo che fin dall’inizio ha caratterizzato l’appendice autunnale di Ravenna Festival: dalle produzioni pensate come scatole sceniche in grado di mutare sera dopo sera, alla commistione tra i linguaggi, e le epoche, più diversi, danza e poesia, teatro e musica, tecnologia virtuale e fondali onirici. E ora, ecco un altro spunto innovativo: il palcoscenico si spoglia per lasciare spazio alla musica e al canto, alla nuda interpretazione rivestita appena del gesto cromatico ed evocativo di un giovane visual artist.
Alla ricerca di nuove soluzioni sceniche capaci di restituire l’opera “in purezza”: con la piena adesione al dettato compositivo – che Riccardo Muti, ancora una volta sul podio della sua giovane orchestra, distilla indagando nelle pieghe della partitura; e al tempo stesso di esaltarne le atmosfere e gli stati d’animo più riposti. Verso una nuova scena, lontana dall’agire convenzionale del palcoscenico, ma anche dalla dimensione asettica del concerto; scevra da ogni intento didascalico, eppure calata nel cuore drammaturgico del testo musicale. Il testo infallibile dell’opera italiana: il lirismo tragico e lunare del capolavoro di Bellini e l’eroico anelito alla libertà che innerva Nabucco, così come il fremito espressivo che attraversa ogni singola pagina di Verdi.

Programma di sala

Chicago Symphony Brass Quintet

mar – Museo d’Arte della Città di Ravenna | Coming soon

Chicago Symphony Brass Quintet

Esteban Batallán trumpet
John Hagstrom trumpet
David Griffin horn
Michael Mulcahy trombone
Gene Pokorny tuba

music Verne Reynolds, Johann Sebastian Bach, James Mattern, Dmitrij Shostakovich, Derek Bourgeois, José Enrique Crespo

In an orchestra, the brass section provides sculptural power, verticality and solidity. But a brass section—trumpet, trombone, horn and tuba—can also stand alone and perform without an orchestra. Few orchestras in the world can boast a brass section like that of the Chicago Symphony Orchestra, which has long been known for its matchless brilliance and distinctive sound. For decades and generations, they have kept the tradition alive, offering a glorious display of skill in programmes that include surprising arrangements such as Bach’s Toccata or the movement from a Shostakovich string quartet, as well as brilliant pieces composed especially for this ensemble.

The Programme

Lo Sciamano di ghiaccio

Teatro Alighieri | 16 June 2024 | at 9:00 PM

Lo Sciamano di ghiaccio

direction, set and lighting design Fabio Cherstich
dramaturgy Guido Barbieri
videomaker Piergiorgio Casotti
composer and performer Massimo Pupillo
music dramaturgy Oscar Pizzo
images Piergiorgio Casotti
assistant director Diletta Ferruzzi

Karina Moeller vocals

Manuel Zurria flutes
Oscar Pizzo keyboard
Massimo Pupillo electric bass and live electronics

coproduction Ravenna Festival, Festival Aperto di Reggio Emilia, Transart Festival di Bolzano
world premiere

The Inuit are one of the world’s oldest and most peaceful peoples. However, they are currently at a crucial crossroads. Inhabiting an area that spans Alaska, Greenland and Canada, threatened by climate change and mining policies in Canada and the United States, forced to limit their traditional hunting practices, plagued by rampant alcoholism, and with the highest youth suicide rate in the world, their population has dwindled to 120,000. The new project by Barbieri, Cherstich, Pizzo, Casotti and Pupillo aims to share their plight through theatre, film and music. Featuring original music, images especially shot in Greenland, and the voice of Karina Moeller, an Inuit singer now based in Denmark, the story explores the shifting balance between light and dark, where urban modernity and archaic lifestyles coexist.

The Programmae
Biographies

Riccardo Muti,
Simone Nicoletta

Palazzo Mauro De André | 09 June 2024 | at 9:00 PM

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Riccardo Muti
conductor

Simone Nicoletta clarinet

Franz Schubert
Ouverture im italianischen Stile in C major, op. 170 D 591

Wolfgang Amadeus Mozart
Clarinet Concerto in A major K 622

Alfredo Catalani
Contemplazione

Ferruccio Busoni
Turandot, orchestra suite op. 41 BV 248

«Everything in these pages is a sorrowful confession, serene wisdom transformed into sound, enlightened knowledge of beauty, happiness, and the transience of life» (Paumgartner). Mozart completed his final notes for Concerto K 622 in October 1791, just weeks before his untimely death, and there is no telling what other musical wonders he could have created, had he not passed away so soon. This clarinet masterpiece is now performed by Simone Nicoletta, an Italian talent who honed his skills in the “workshop” of the Cherubini Orchestra. The model that inspired Schubert’s overture in 1817, composed in a Vienna dominated by the genius of Rossini, is also Italian. Indeed, Italy’s interaction and exchanges with Europe were never interrupted: for example, witness Catalani’s Wagner-inspired poetic flow (1878), or Busoni’s bold innovations on Carlo Gozzi’s play (1905).

The Programme

Banda Musicale della Polizia di Stato

conductor Maurizio Billi

Palazzo Mauro De André | 02 July 2024 | at 9:00 PM

Banda Musicale della Polizia di Stato
Maurizio Billi
conductor

with the participation of Giuseppe Gibboni violin

music Dmitrij Šostakovič, Giuseppe Verdi, Niccolò Paganini, Jules Massenet, Pablo de Sarasate, John Williams

For almost a century, the State Police Marching Band has carried the Italian flag all over the world, even collaborating with artists such as Claudio Baglioni, Stefano Bollani and Amii Stewart. Since its foundation in 1928, the ensemble has developed a symphonic vocation, thanks to the intuition of its first conductor, Maestro Giulio Andrea Marchesini, who approached the ensemble as if it were a real orchestra. This signature has remained unchanged over the years. As a result, their repertoire includes complex transcriptions and arrangements of operas and symphonies as well as original band music. Today, the hundred or so musicians who make up this fascinating ensemble bring their unmistakable sound to major events, turning every concert into an exciting experience for everyone.

Philharmonic Five

Viennese Style

mar – Museo d’Arte della Città di Ravenna | 29 June 2024 | at 9:30 PM

Philharmonic Five
Viennese Style

Tibor Kováč violin
Lara Kusztrich violin
Elmar Landerer viola
Edison Pashko cello
Adela Liculescu piano

music Sergej Prokof’ev, Robert Schumann, John Williams, Fritz Kreisler, Giacomo Puccini, Charles Aznavour,
Tibor Kovácˇ, Gustav Mahler, Dave Tarras, Sylvia Neufeld

A small ensemble for big musical challenges. Four soloists from the legendary Vienna Philharmonic, accompanied by a piano, have joined forces to reinvent the concept of the orchestra with their strikingly original performance choices. The Viennese ensemble loves to take its audiences on unexpected and electrifying journeys through eras and musical styles that are seemingly far apart: from the great classics to pop music, film, and ballet; from grand opéra to French chansons or the klezmer repertoire. Not just the usual crossover, but a virtuoso challenge based on surprising combinations and highly sophisticated practices. A Mission Possible, as stated in the title of their first album, released in 2018, when the “Phil Five” embarked on their adventure as a quintet in Wien, the world capital of great music.

The Programme

Ian Bostridge
Julius Drake

Tribute to Byron for the 200th anniversary of his death (1788-1824)

mar – Museo d’Arte della Città di Ravenna | 27 June 2024 | at 9:30 PM

Tribute to Byron for the 200th anniversary of his death (1788-1824)
Ian Bostridge tenor
Julius Drake piano

texts by Lord Byron read by Lucasta Miller

music Isaac Nathan, Johann Carl Gottfried Loewe, Robert Schumann, Franz Schubert, Ludwig van Beethoven,
Johannes Friedrich Fröhlich, Felix Mendelssohn-Bartholdy, Fanny Mendelssohn-Bartholdy Hensel, Hugo Wolf

Ian Bostridge and Julius Drake, undoubtedly two of the most authoritative interpreters of the Lied repertoire, are called upon to follow in the footsteps of the eccentric and adventurous Romantic poet George Gordon Byron. Here are the Hebrew Melodies, poems written to accompany music by Isaac Nathan, but also set by the likes of Schumann, Loewe and Beethoven. Also Wilhelm Müller, the author of the texts for Schubert’s cycles Die schöne Müllerin and Winterreise, was well acquainted with the work of the English poet and, like him, supported the cause of Greek independence. If Byron’s verses flow through the history of 19th century Lied like a karst river, his presence will be acknowledged through a reading of his poems by the writer and literary critic Lucasta Miller.

The Programme